Monaci Benedettini Silvestrini

San Silvestro in Montefano, Fabriano

Terremoto (26 ottobre 2016)

Ad appena due mesi dal sisma che il 24 agosto 2016 ha portato distruzione e morte ad Accumoli e Amatrice (provincia di Rieti) e ad Arquata del Tronto (provincia di Ascoli Piceno), il 26 ottobre 2016 il terremoto ha colpito ancora. Questa volta l'epicentro è stato molto più vicino a Fabriano: la prima violenta scossa, di magnitudo 5.4, con epicentro nel comune di Castelsantangelo sul Nera (provincia di Macerata), si è avuta alle 19.10. I monaci erano nelle stanze per la lectio divina, ad eccezione di d. Andrea Pantaloni che si trovava in cucina per la preparazione della cena. Quando il peggio sembrava passato, alle 21.18 (i monaci si erano appena ritirati nelle proprie stanze dopo la recita di Compieta) una scossa ancora più violenta, di magnitudo 5.9, con epicentro nel comune di Ussita (provincia di Macerata), ha squassato il monastero, che tuttavia ha retto bene all'evento. Il restauro compiuto dopo il sisma del 1997 ha evitato crolli e lesioni come era avvenuto, appunto, nel 1997. Quando tutto sembrava passato, alle 23.42 è sopraggiunta una terza scossa di magnitudo 4.6. Tanta paura, perché oltre alla violenza del sisma c'è stata anche la durata..., ma pochi i danni: caduta di qualche calcinaccio in chiesa, di libri e oggetti nella biblioteca e nelle stanze. Anche questa volta la più colpita è stata la biblioteca storica.  
Invece il terremoto ha provocato danni alle nostre chiese di San Benedetto di Fabriano (caduta dimuna parte della facciata interna, sopra la cantoria) e di Santa Teresa di Matelica, entrambe dichiarate inagibili.
Grazie a Dio, non ci sono state vittime, ma gli sfollati sono almeno 5.000. Quanti disagi e quanta sofferenza! È proprio il caso di chiedere al Signore a flagello terraemotus libera nos, Domine, come si supplicava un tempo in occasione delle Rogazioni.

Interno della chiesa di San Benedetto di Fabriano
Interno della chiesa di Santa Teresa di Matelica